Tutti gli appassionati di fotografia naturalistica desiderano ardentemente incontri particolari con animali selvaggi e unici nel mondo, e i felini, da sempre, per qualche ragione inconfutabile, affascinano gli uomini.
Il Puma, il “Leone di Montagna”
Il puma è conosciuto anche come “Leone di montagna” ed effettivamente, se lo si osserva attentamente, somiglia molto alle leonesse e non presenta dimorfismo sessuale, ovvero differenze morfologiche tra individui della stessa specie ma di sesso opposto.
La Difficoltà della Ricerca nei Paesaggi Patagonici
I puma sono generalmente animali solitari, anche se occasionalmente, come è accaduto recentemente in alcune aree del Cile, è possibile incontrarne 3-4 insieme, come è successo a me. L’area in questione è una vasta steppa patagonica ai margini del Parco Nazionale Torres del Paine, a sud del paese, dove la concentrazione di questi felini è elevata, in gran parte a causa della presenza abbondante di guanaco, la preda principale del puma.
Durante la settimana di spedizione naturalistica, ho avuto il privilegio di essere guidato da Cristina, una ragazza cilena che svolge il ruolo di Puma Tracker. Essendo anche una fotografa internazionale specializzata in animali selvatici, la sua esperienza è stata fondamentale nel trovare gli animali e creare le giuste condizioni per ottenere le migliori fotografie.
La prima parte della giornata è dedicata alla ricerca e agli avvistamenti, un compito impegnativo nelle immense steppe. Durante il giorno, i puma sono generalmente poco attivi, e la ricerca richiede fortuna nel momento giusto. Il vento può complicare ulteriormente l’osservazione, facendo vibrare il binocolo e rendendo facile perdere di vista l’obiettivo, soprattutto quando si guarda a distanze considerevoli.
Osservazioni Chiave: il Comportamento dei Guanaco
La prima cosa da fare è osservare il comportamento dei guanaco, poiché la presenza di un gruppo potrebbe indicare la vicinanza di un puma pronto a tendere un agguato. Il guanaco vedetta gioca un ruolo cruciale, posizionandosi su un piano rialzato ed emettendo un suono di allarme se rileva la presenza di felini nelle vicinanze.
Durante una delle perlustrazioni, Cristina ha individuato un puma che prendeva il sole su una rupe, e siamo riusciti ad avvicinarci per ottenere delle fotografie straordinarie. Successivamente, abbiamo assistito a un incontro tra tre puma su diverse rocce, un’esperienza emozionante resa possibile dalla conoscenza approfondita del territorio da parte di Cristina.
La Madre Puma e il suo cucciolo
Durante la spedizione, abbiamo avuto altri avvistamenti, ma nulla si è paragonato all’intensità della prima giornata. Nel corso della spedizione, abbiamo avuto l’opportunità di osservare Dark, un puma adulto e il puma alfa dell’area. La sua presenza è stata unica, e la sua riservatezza lo ha reso difficile da osservare.
Il capitolo dei puma in Cile si chiude così, una settimana che rimarrà impressa nella memoria come un’esperienza straordinaria. Ogni incontro con questi magnifici felini è stato un regalo, un’opportunità unica che ha reso il viaggio non solo un’avventura, ma un’opera di vita.